giovedì 5 gennaio 2012

Ammazzarsi come cani, un giorno, a Roma

Lascia veramente perplessi, vedere il Sindaco di Roma, che si sbatte per intitolare una via ad Almirante. Il distacco tra la vita politica e quella reale è sempre più ampio anche nella politica locale.
Caro sindaco, dopo l'ennesimo omicidio, dove sei? A che ora pensi sia il caso di spendere almeno due parole sulla vicenda? tu che vai a trovare la prima nata dell'anno nuovo in ospedale, rosicando che non sia ariana, e lasci invece cadere vite umane ogni singolo giorno? cosa avrai da dire a tua discolpa? che è tutta colpa dell'esagerazione della sinistra? tirerai in mezzo ancora la mafia? magari quella siciliana...
Il cancro da estirpare a Roma è Alemanno, forte dell'appoggio ecclesiastico e  di quello della ndrangheta, che sarebbe da condannare solo perchè devia le indagini puntando i fari su altre analisi del crimine. Come si fa a non vedere cosa fa la camorra, cosa fa la ndrangheta, le bande di stranieri e le bande nostrane, autoctone, che, negli anni sono sempre lì. Tor Bella Monaca, Boccea, Ostia, Maranella, Trastevere e il Ghetto. Dopo l'uccisione di Simmi, di Cohen, nel ghetto di Roma stanno cominciando a nascere nuove attività commerciali. Locali messi a disposizione dopo anni e anni di inattività. Dati da ebrei verso quelle persone che hanno bisogno di pulire parecchio denaro. Guardatevi intorno, stanno aprendo in giro per Roma, nuove attività, soprattutto nel campo della ristorazione, che difficilmente creeranno nuovo sviluppo e lavoro. Faranno chiudere attività che sono quasi legali, facendo fallire famiglie e piccoli evasori e ristabilendo quell'ordine disordinato della malavita.
Chi non paga il pizzo a Roma deve morire come un cane. Sparato in fronte, forse anche peggio di un cane.
Proprio come 30 anni fa a Roma non è cambiato veramente niente. Non è Romanzo criminale che diventa realtà, anzi si può dire che il successo del film derivi proprio dalla fine delle condanne di tutti quei delinquenti che a Roma ci sono sempre stati, che hanno sempre controllato tutto pur non essendo presenti. Il clima comatoso degli ultimi dieci anni a Roma ha lasciato situazioni dormienti che in un momento di crisi economica come questo rimette in gioco tutto, atto a delineare il clima di terrore a cui vogliono abituarci. Quel tanto sospirato clima di terrore che molti politici di destra, ma anche di sinistra, hanno sempre cercato di riportare per distogliere lo sguardo dai loro personali "impicci". Ripeto i loro nomi, partendo da chi ha interessi nella capitale come Storace e Rutelli, passando per D'Alema e Cicchitto a livello nazionale. Stanno armando l'estrema destra perchè negli anni si sono sempre dimostrati disponibili, come in passato, coerenti ad alimentare il clima d'odio nella città. L'omicidio dei cinesi al Pigneto, di una bambina di pochi mesi, rimanda a quell'odio razziale che sta imperversando sia in Italia che in Europa. Uccidere in quel modo spietato, come un  cane, rimanda alle parole di una destra così estrema che è difficile anche pensare che esista ancora. Ma di politica rimane ben poco. Sappiamo bene che ormai i pol.tici non regalano più nè posti di lavoro nè tantomeno soldi. E loro sanno che per continuare la loro opera rivoluzionaria e soprattutto per finanziarsi, debbono cooperare tra malavita e poltica.
Il distacco dalla politica che molti indignati dicono di non sopportare si ferma solo all'evidenza del fatto che i politici rubano.
Per essere indignati realmente bisognerebbe fermare questo tipo di politica, questi personaggi che vanno a braccetto con i servizi segreti e la Chiesa.
Sanno che così facendo avranno sempre una parte della popolazione che non condannerà pienamente ogni singolo gesto, sanno che avranno sempre un appoggio popolare che in questi ultimi anni è cresciuto. Si fa presto a puntare il dito contro chi ha attività commerciali mentre c'è gente che si muore di fame. Di questo ringraziamo chi non ha fermato la mafia cinese ma ringraziamo anche chi solo adesso ha deciso di opporsi nei modi più primitivi disponibili al mondo.
Ma non si tratta solo di questo lo sappiamo bene.
Si sta cercando di recuperare le vecchie zone e controllarle meglio, senza più sporcarsi le mani con gli italiani. Pachistani e arabi sono più malleabili, si fanno gli affari loro, pagano il pizzo e creano attività in cui si può facilmente smerciare soldi e prodotti evadendo. Hanno, poichè molti di questi sono musulmani, la stessa mentalità degli ebrei  per quanto riguarda il commercio: si aiutano tra di loro, si fanno prestiti, si scambiano attività dal giorno alla notte mentre questi ultimi, vorrebbero diventare un po più imprenditori e lasciar perdere lo sbattimento di mettersi là e lavorare. Mettono a diposizione locali, la ndrangheta si occupa di affitargli casa, la camorra di smerciare i prodotti e loro pensano solo a lavorare perchè devono mantenere le loro famiglie, non hanno voglia di stare là a preoccuparsi. Gli italiani sono cambiati, non hanno più voglia di sudare, se è vero che la preoccupazione di parire i negozi di sera è solo quella di pagare altri stipendi. Non guardano oltre il loro naso e lasciano via libera ai lavoratori immigrati. Che diventano ricchi e che sono appoggiati dalla criminalità perchè effettivamente rendono.
Tutto si concatena perfettamente.
Tra ieri e oggi ha aperto l'attività Afif, qui vicino. Pachistano, musulmano, lavora tutti i giorni tranne il venerdi. Fa lavori di sartoria, ovviamente si prende poco. Ha poche cose dentro ma lui sa già che il lavoro gli andrà bene. Si spende bene da Afif, magari tra qualche mese si prenderà un'altra vetrina del negozio affianco che ha fallito 10 anni fa e allargherà la sua clientela.
Sapere che la polizia non riesca a venirne a capo, mi fa intendere che probabilmente le cose vanno lasciate così.
Riguardo a Cohen, il 75enne ucciso con una coltellata dentro il portone,l'indagine ha portato nuovi sviluppi. Si tratta di uno stalker che aveva una mezza relazione con una che era impegnato con uno dei servizi segreti. Pure geloso. E che lo ha ammazzato così.
I giornali si dimenticano di dire che lavorasse al Ghetto, con la copertura di magazziniere presso un negozio di David Mayer (cognato), che fosse tra l'altro un nullatenente e che invece prestasse i soldi a strozzo, proprio a 2 passi dalla gioielleria di Simmi. Che tra l'altro ha 2 figli che invece hanno 2 negozi su via dei Coronari, che hanno strane conoscenze con il pugile a cui hanno sparato lo scorso 1° novembre a Tor Bella Monaca. Oggi come oggi è impossibile credere che in polizia non hanno personale qualificato in grado di recuperare informazioni come fa un singolo cittadino ignorante.
E poi mettiamoci della nuova attività che sta aprendo a Piazza Costaguti che sfrutta un locale enorme che era stato chiuso per secoli. In tempi di crisi voi fareste un investimento del genere, avendo da combattere tra spese e bollette?
Lasciamolo dormire ancora il nostro Caro Sindaco. Facciamo dormire anche i romani che a parte un pò di indignazione hanno paura di riprendersi il territorio. Questo è il pericolo mafioso su Roma di cui parla tanto il sindaco: l'omertà.







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