Il primo punto riguarda 'cosa' si può intercettare (e diffondere) e cosa no. Ok per tutti i reati più gravi (mafia, terrorismo, sequestro di persona) e quelli puniti con più di cinque anni di reclusione. Corruzione compresa. Rientra nella categoria anche lo stalking.
LIMITAZIONI TEMPORALI. I telefoni non possono più essere messi sotto controllo 'all'infinito': il limite temporale è di 75 giorni prorogabili di 15 in 15 fino al termine delle indagini preliminari.
Per i reati più gravi la soglia è di 40 giorni prorogabili di 20 in 20.
DIVIETI E SANZIONI. Chi non rispetta la nuova legge? Penne e toghe potrebbero andare incontro a severe punizioni: il giornalista rischia un mese di carcere o una multa fino a 10 mila euro. Gli editori dovranno invece rispondere solo della pubblicazione delle intercettazioni 'irrilevanti' di cui è stata ordinata la distruzione.
Le intercettazioni 'rilevanti' possono essere pubblicate dopo 'l'udienza-filtro', e cioè quella nella quale si selezionano gli ascolti e si dividono tra 'rilevanti' e 'non'. Quelle irrilevanti devono restare custodite in archivio 'top-secret'.
Chi passa ai cronisti atti del procedimento coperti da segreto rischia fino a sei anni di carcere. Diventando a sua volta intercettabile.
'CIMICI' AMBIENTALI. Si potranno piazzare microfoni anche in uffici o automobili. Viene reinserito il concetto di 'privata dimora', pertanto il divieto di mettere 'cimici' varrà solo per le abitazioni private, a meno che non si sappia che lì si stia svolgendo un reato. Cade il termine dei tre giorni per le proroghe.
PM GOLA PROFONDA. È previsto che il pm possa essere sostituito nel caso faccia dichiarazioni sul procedimento a lui affidato o se dovesse svelare segreti. Ma la sua sostituzione dovrà essere decisa dal capo dell'Ufficio dopo che sia stata esercitata contro di lui l'azione penale. E non dalla sua iscrizione nel registro degli indagati.
IENE ED ESCORT, TRE ANNI DI CARCERE... Chi fa registrazioni in maniera 'fraudolenta' come la escort Patrizia D'Addario armata di registratore nei suoi incontri sessuali con il premier o le altre giovani partecipanti ai festini di Arcore, o, ancora, come il programma televisivo le Iene, rischia «fino a tre anni di carcere».
CLERO, NEL NOME DEL SUPERIORE. Se ad essere ascoltato è un sacerdote, il pm deve avvertire la diocesi. Se è un vescovo, la segreteria di Stato vaticana.
NO ALLA LEGGE FALCONE. Se si indaga contro reati di criminalità organizzata non mafiosa non si avranno le stesse facilitazioni previste per quelli di mafia.
Con il ddl si cancella l'art. 13 della legge Falcone (n.203 1991). Quindi diventerà quasi impossibile intercettare organizzazioni criminali dedite, per esempio, a usura o a reati contro la pubblica amministrazione.
TRIBUNALE COLLEGIALE. Ogni volta che il pm chiederà l'autorizzazione a intercettare deve essere il tribunale distrettuale del capoluogo, in composizione collegiale a dover decidere.
Solo sulla richiesta dei tabulati telefonici basterà l'ok del gip.
LEGGE BAVAGLIO PER I BLOG. Anche per i blog rimarrà l'obbligo di rettifica entro 48 ore. L'emendamento che puntava a sopprimere la norma venne bocciato. L'obbligo di rettifica finì già nel mirino del web che la tacciò di essere una 'legge bavaglio' studiata per la Rete.
Fonte: http://www.lettera43.it/politica/25944/intercettazioni-ad-personam.htm
LIMITAZIONI TEMPORALI. I telefoni non possono più essere messi sotto controllo 'all'infinito': il limite temporale è di 75 giorni prorogabili di 15 in 15 fino al termine delle indagini preliminari.
Per i reati più gravi la soglia è di 40 giorni prorogabili di 20 in 20.
DIVIETI E SANZIONI. Chi non rispetta la nuova legge? Penne e toghe potrebbero andare incontro a severe punizioni: il giornalista rischia un mese di carcere o una multa fino a 10 mila euro. Gli editori dovranno invece rispondere solo della pubblicazione delle intercettazioni 'irrilevanti' di cui è stata ordinata la distruzione.
Le intercettazioni 'rilevanti' possono essere pubblicate dopo 'l'udienza-filtro', e cioè quella nella quale si selezionano gli ascolti e si dividono tra 'rilevanti' e 'non'. Quelle irrilevanti devono restare custodite in archivio 'top-secret'.
Chi passa ai cronisti atti del procedimento coperti da segreto rischia fino a sei anni di carcere. Diventando a sua volta intercettabile.
'CIMICI' AMBIENTALI. Si potranno piazzare microfoni anche in uffici o automobili. Viene reinserito il concetto di 'privata dimora', pertanto il divieto di mettere 'cimici' varrà solo per le abitazioni private, a meno che non si sappia che lì si stia svolgendo un reato. Cade il termine dei tre giorni per le proroghe.
PM GOLA PROFONDA. È previsto che il pm possa essere sostituito nel caso faccia dichiarazioni sul procedimento a lui affidato o se dovesse svelare segreti. Ma la sua sostituzione dovrà essere decisa dal capo dell'Ufficio dopo che sia stata esercitata contro di lui l'azione penale. E non dalla sua iscrizione nel registro degli indagati.
IENE ED ESCORT, TRE ANNI DI CARCERE... Chi fa registrazioni in maniera 'fraudolenta' come la escort Patrizia D'Addario armata di registratore nei suoi incontri sessuali con il premier o le altre giovani partecipanti ai festini di Arcore, o, ancora, come il programma televisivo le Iene, rischia «fino a tre anni di carcere».
CLERO, NEL NOME DEL SUPERIORE. Se ad essere ascoltato è un sacerdote, il pm deve avvertire la diocesi. Se è un vescovo, la segreteria di Stato vaticana.
NO ALLA LEGGE FALCONE. Se si indaga contro reati di criminalità organizzata non mafiosa non si avranno le stesse facilitazioni previste per quelli di mafia.
Con il ddl si cancella l'art. 13 della legge Falcone (n.203 1991). Quindi diventerà quasi impossibile intercettare organizzazioni criminali dedite, per esempio, a usura o a reati contro la pubblica amministrazione.
TRIBUNALE COLLEGIALE. Ogni volta che il pm chiederà l'autorizzazione a intercettare deve essere il tribunale distrettuale del capoluogo, in composizione collegiale a dover decidere.
Solo sulla richiesta dei tabulati telefonici basterà l'ok del gip.
LEGGE BAVAGLIO PER I BLOG. Anche per i blog rimarrà l'obbligo di rettifica entro 48 ore. L'emendamento che puntava a sopprimere la norma venne bocciato. L'obbligo di rettifica finì già nel mirino del web che la tacciò di essere una 'legge bavaglio' studiata per la Rete.
Fonte: http://www.lettera43.it/politica/25944/intercettazioni-ad-personam.htm
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