domenica 14 agosto 2011

niente massoni in campidoglio - solo amici di massoni

13 dicembre 2009
In Campidoglio presentati due emendamenti al Consiglio che prevedono l’obbligo per gli eletti di dichiarare l’appartenenza ad organizzazioni ed associazioni del genere. Alemanno d’accordo. E Silvio?
Massoni addio!“: sembra essere questo il nuovo motto in auge presso il Campidoglio all’indomani della presentazione di due emendamenti in Consiglio comunale che prevedono per gli eletti e i nominati dell’ amministrazione comunale di Roma l’obbligo di dichiarare l’appartenenza ad organizzazioni ed associazioni tra cui quelle massoniche. Si tratta di una proposta bipartizan presentata dai consiglieri di maggioranza Dario Rossin e Federico Mollicone e dai colleghi dell’opposizione Gianluca Quadrana e Monica Cirinnà. «Si tratta di un segnale di limpidezza - ha spiegato il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale Dario Rossinda parte dell’aula Giulio Cesare verso i cittadini romani e un continuum nella strada di massima trasparenza che l’amministrazione Alemanno ha intrapreso».
IL PRIMO CITTADINO CI STA – Il sindaco di Roma Gianni Alemanno si è detto favorevole a quanto proposto negli emendamenti e, in particolare, ha ribadito che in ogni caso «i nominati e gli eletti non possono appartenere alle società segrete, a prescindere se sono massoniche o meno». La presa di posizione del sindaco di Roma, sebbene condivisibile e in sintonia con una legge di iniziativa popolare che chiede la pubblicazione dei redditi, delle proprieta’ immobiliari e mobiliari e dei rimborsi per le missioni inerenti il mandato da parte degli eletti e dei nominati in Campidoglio, non puo’ che suscitare una certa perplessita’ se non una ilarita’ ai limiti del grottesco. Alemanno, nella sua mission di piacere a tutti ha superato di una spanna l’esercizio del “ma anchismo” di veltroniana memoria e punta il dito inquisitore contro le sette segrete e la massoneria dimenticando, evidentemente, che molti dei rappresentanti del PDL nazionale hanno in tasca la tessera della massoneria. Troppo facile e’ ricordare la tessera 1816 della loggia Propaganda Due ( la famosa P2 di Licio Gelli ) intestata al premier Berlusconi o quella dell’on Cicchitto.
DA CHE PULPITO – Non si comprende , quindi, che senso possa avere questa crociata contro le sette segrete e la massoneria fatta in periferia quando alla guida del partito in cui il sindaco milita ci sono massoni ed ex massoni. Il tutto appare poco credibile e di circostanza quando molti sono i parlamentari e gli uomini delle grandi banche italiane che ancor oggi prendono ordini dalle logge massoniche. Si vocifera che anche Draghi e Tremonti siano adornati da grembiulino e compasso e con loro alcuni sottosegretari tra cui anche quello allo sport l’on Crimi. In effetti il tema della massoneria e’ sempre stato molto controverso negli ambienti di destra e vede schierate due opposte fazioni sin dai tempi dell’ MS . Una parte dell’allora MSI osteggiava vigorosamente e rifiutava ogni contatto con la massoneria ma nel direttivo nazionale erano presenti massoni doc come Giulio Caradonna , che si spese anima e corpo ( e i fatti degli scontri di Valle Giulia del 1968 sono li’ a ricordarlo) per fare dell’MSI “la guardia bianca” della borghesia in funzione anticomunista. Questa parte massonica dell’ MSI filoatlantica e’ quella che poi, con la svolta di Fiuggi operata da Fini, si trasferi’ armi e bagagli nella nuova Alleanza Nazionale. La parte piu’ aderente agli insegnamenti della dottrina fascista rifiutò la scelta di Fiuggi ee quindi da sempre si è collocata in piena antitesi alle logge massoniche. Ritroviamo, infatti, sia nello statuto della Fiamma Tricolore di Romagnoli sia in quello di Forza Nuova due precisi articoli che vietano esplicitamente agli iscritti l’appartenenza a sette segrete o massoniche in modo esplicito. Anche ne La Destra di Storace , in occasione dell’infuocato Congresso del 2008, fu sollevato il problema massoneria ma il nodo non fu risolto demandando la decisione al Comitato Etico del partito che , ovviamente, si guarda bene dal prendere una qualunque decisione in merito alla luce del fatto che dal palco congressuale alcuni dirigenti si erano proclamati fieramente massoni.


E, proprio come in Atac, spuntano anche le “fidanzate eccellenti” come Francesca Frattazzi, compagna di Dario Rossin oggi capogruppo capitolino de La Destra....
Ciardi amico di FIOREDILOTO (Pecorelli docet)

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