domenica 14 agosto 2011

Everybody is stalking about me.

Per favore non ricominciamo a parlare di sicurezza.
Stavolta l'omicidio è avvenuto quasi vicino al raccordo, quindi Alemanno quasi non c'entra.
Inutile che la sinistra cerchi di colpevolizzare qualcuno, guardassero a quello che combinano loro.
Da quest'estate a Roma, per movimentare l'assenza di eventi culturali, è possibile perseguitare uno stalker, approffittare di un suo momento di distrazione ed ucciderlo. Ma la regola principale è rimanere dentro al Raccordo, altrimenti non vale, che poi i meriti se li prende qualcun altro e magari qualche altro sindaco. Fra un po scopriremo che tutti i morti ammazzati di Roma erano stalkers. E che era giusto ucciderli. Si, perchè da come si interpretano i giornali, sembra che queste morti siano giustificabili.
Finalmente dopo secoli, si riconosce lo stalking come reato in Italia (http://www.studioassistenzalegale.it/diritto-penale/stalking ) ma oltre alle pene non si definisce il recupero della persona che, effettivamente, ha disagi psichici.
Non c'è neanche un limite per definire ciò che è stalking e cosa non lo sia, per cui, mi immagino innamorati rifiutati denunciati come assassini. Come d'altronde succede per qualsiasi altra legge, nel senso che poi bisogna rivedere le cose 100 volte, attendere anni di processo e non risolvere niente.
Meno male che da quest'anno possiamo farci giustizia da soli.
Qualcuno ti tormenta con le sue telefonate? Ti citofona nel cuore della notte? E tu ammazzalo, tanto è tutto lecito. Mica funziona come per quelli che durante una rapina uccide il rapinatore e poi viene denunciato per omicidio. Qui è tutt'altra storia. Segui il tuo stalker e mentre fa benzina..tac..l'accoltelli e lo lasci lì. In fondo era lui che ha cominciato a perseguitarti. Non è che possiamo sempre fare affidamento sulla giustizia, vorrei andare in vacanza prima!
Che poi, accoltellato in un posto del genere, come fanno ad avere la certezza che sia stato ucciso per stalking?? Là, tra mignotte, papponi, giocatori di bingo, usurai, spacciatori, rapinatori, clandestini, come fai ad avere la certezza che sia stato ucciso proprio per quel motivo? Probabilmente funziona bene come caso giornalistico, per avvicinare i lettori al problema. Ma nessuno si degna di chiarire dove è stata uccisa la persona, in che ambiente, quanti morti del suo quartiere e per quali ragioni siano state uccise.
Comunque per quest'estate sono più tranquillo. Qui è pieno di poliziotti che sventano rapine e truffe solamente riconoscendo le persone sospette a naso ( basta leggere la cronaca di Roma per rendersi conto delle stronzate che scrivono - superpoliziotti che staccano dal lavoro e che si mettono a squadrare le persone che parlano in modo sospetto al cellulare ) e poi ci sono i miei amici poliziotti di quartiere che mi difendono. Nel frattempo però mi chiudo dentro casa e controllo dalla finestra la mia auto parcheggiata. Anche se so di essere eccessivo.






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